Immaginatevi la scena: siamo in un paese lontano. Gli autoctoni non parlano la vostra lingua e nemmeno un blado inglese che permetta uno scambio anche molto semplice di informazioni. Come faccio a chiedere a che ora passa il treno o dove si trova il ristorante più vicino?
Basta una t-shirt. E’ quello che ha pensato il fondatore di Iconspeak, George Horn in Viaetnam, quando la moto lo ha abbandonato proprio in un villaggio sperduto, dove nessuno capiva la sua lingua.
Ha cominciato così a disegnare dei simboli su un foglio di carta e da lì l’illuminazione. Basta una maglietta con 40 icone per poter parlare con chiunque in ogni parte del mondo e chiedere le informazioni base di cui ogni viaggiatore potrebbe aver bisogno. Il funzionamento è semplice quanto banale: basta indicare due o più delle 40 icone presenti sulla maglietta (ci sono anche il cappellino e la borsa di tela) per porre una domanda, ad esempio l’orologio e il treno per chiedere a che ora sarà la prossima partenza in stazione.
Il fondatore del brand di icon-tshirt ha dichiarato di aver pensato che sarebbe stato fantastico avere sempre con sé un set di icone con le cose essenziali, quindi ha tirato fuori un block notes e iniziato a fare un elenco delle icone che riteneva essenziali per chiunque dovesse viaggiare. Le stesse dovevano poi essere stampate su qualcosa di pratico che classicamente portiamo con noi in viaggio: una maglietta. Che altro?
Ancora una volta la t-shirt diventa strumento di comunicazione universale, versatile e democratico. Un veicolo di informazioni necessarie in viaggio con Iconspeak, ma anche di emozioni, stati d’animo, pensieri e passioni nella nostra quotidianità.
Vi lasciamo al video ufficiale che rende al meglio l’idea: